Raccolta di farmaci e prodotti sanitari per la popolazione colpita dalla guerra in Ucraina

In accordo con l’Amministrazione Comunale, AFM Farmacie Comunali di Ferrara, si è attivata per fornire un aiuto concreto e tempestivo alla popolazione ucraina vittima della guerra.

In questa fase di emergenza assoluta l’azienda farmaceutica ha pensato ad una donazione di materiale sanitario e farmaci, ma anche a predisporre in tutte le sue 11 farmacie un punto di raccolta di quanto i cittadini di Ferrara vorranno acquistare e donare allo scopo.

I cittadini ferraresi – sono parole di Luca Cimarelli amministratore unico di AFM – hanno sempre dimostrato in situazioni di emergenza, una grandissima sensibilità e partecipazione ad iniziative di carattere umanitario. Siamo certi che sarà lo stesso anche in quest’occasione che tocca le nostre coscienze in modo particolare.

La presenza della numerosa comunità di cittadini ucraini, perfettamente integrati nel tessuto sociale della nostra città, l’amicizia che in tanti anni di convivenza si è venuta a creare con loro, fa sentire questa insensata guerra e le sofferenze che procura, ancora più inaccettabile.

La Dott.ssa Paola Nocenti, direttrice generale di AFM e il Dott. Stefano Gamberini, responsabile dei progetti di carattere sociale di AFM, hanno predisposto che già dalla mattina di martedì 1 marzo, in tutte le nostre farmacie comunali, i cittadini troveranno un contenitore dove poter inserire i prodotti che vorranno donare alle persone e alle strutture sanitarie che vivono e operano nelle zone di criticità bellica.

I farmacisti sapranno indicare quali siano i prodotti più necessari, secondo le informazioni fornite da chi si sta occupando a livello istituzionale dell’emergenza e organizzando gli aiuti.

Si tratta fondamentalmente di materiale per la medicazione, bende, garze, cerotti, disinfettanti e farmaci antiinfiammatori, antifebbrili e antidolorifici per adulti e per bambini.

Quanto donato direttamente da AFM e quanto raccolto attraverso la generosità dei ferraresi, verrà consegnato alla Caritas regionale per poter essere messo a disposizione, nel più breve tempo possibile, delle alle organizzazioni sanitarie che operano direttamente nelle zone di conflitto.