Come proteggere la pelle in inverno
Facendo una battuta, potremmo dire che per la nostra pelle non c’è mai pace!
Infatti, proprio come nella stagione più calda e di maggiore esposizione ai raggi solari, anche la stagione fredda è un momento critico per la nostra pelle.
Si tratta della parte di noi più esposta al mondo circostante, presidio e salvaguardia da possibili aggressioni esterne: è evidente quanto sia importante proteggerla e preservarla dai danni. Anche per questo, quindi, e non soltanto per motivi di carattere estetico, è bene che impariamo a prenderci cura della pelle.
Cosa succede se trascuri la salute della pelle?
Una pelle non adeguatamente protetta mostra precocemente i noti segni dell’invecchiamento: rughe, secchezza, rilassamento cutaneo. Inoltre, attraverso screpolature e ragadi, può aprire la porta ad agenti infettivi capaci di comprometterne la salute e la funzione di barriera.
I rischi dell’inverno per la pelle
Cosa succede in inverno, quando ci esponiamo a basse temperature, soprattutto se non siamo adeguatamente protetti? I vasi capillari tendono a restringersi per dirottare il sangue verso gli organi interni, e di conseguenza la cute riceve meno ossigeno e nutrienti, diventando via via più sensibile e più sottile. Ma meno ossigeno e nutrienti significano anche un rallentamento dei processi metabolici necessari al mantenimento del suo buono stato di salute, come la sintesi di collagene ed elastina che si traducono in un deterioramento della struttura di sostegno del tessuto cutaneo.
Il freddo, poi, altera anche quello che chiamiamo film idrolipidico superficiale, una miscela di acqua e grasso che protegge dagli agenti esterni e dalla disidratazione, determinando secchezza e ruvidità.
Il primo segnale di sofferenza della nostra pelle è la secchezza, conseguenza di una disidratazione, più o meno accentuata. La disidratazione va affrontata, per essere efficace, sui due versanti del nostro organismo: sia interno che esterno.
Curare la pelle dall’interno
Bere è la prima delle buone regole che non va mai dimenticata. Il minimo sindacale di 1,5 l di acqua al giorno, anche in inverno, quando lo stimolo della sete è meno presente, andrebbe sempre e comunque garantito.
Nella stagione più fredda può risultare più gradevole ricorrere a tisane calde, scegliendo gusti a piacere o utilizzando quelle che risultano più funzionali al nostro stato psico-fisico del momento: rilassanti, digestive, detox. Molto utile sarebbe apportare, anche attraverso l’idratazione, vitamine e micronutrienti di cui la pelle ha bisogno, come Vitamina A, E, C.
Andrebbe riservata particolare attenzione anche agli ambienti in cui passiamo molte ore al giorno per motivi di studio e di lavoro: evitiamo che l’aria risulti troppo secca, specie dove esistono impianti di riscaldamento ad aria, e prevediamo un frequente ricambio d’aria, utilizzando anche umidificatori per ambienti.
Tenendo presente queste attenzioni, la raccomandazione è quella di evitare l’esposizione al freddo coprendosi adeguatamente, soprattutto le estremità come mani e piedi dove la circolazione è più limitata in caso di temperature rigide.
Evitare lo sbalzo termico è altrettanto importante: un fenomeno tipicamente invernale! Il passaggio da un ambiente molto freddo ad uno caldo o molto caldo produce una rapida vasodilatazione capillare che, se ripetuta nel tempo e soprattutto se molto veloce, rende i capillari meno elastici e funzionali. A causa di questi sbalzi può manifestarsi il fenomeno della couperose, un inestetismo cutaneo caratterizzato da un arrossamento di alcune zone del viso, in particolare guance e zigomi. Assolutamente da evitare anche di mettere immediatamente mani e piedi sui caloriferi, o di lavarsi con acqua molto calda: lasciamo al nostro corpo il tempo necessario per adattarsi alle nuove condizioni climatiche, senza sottoporlo a shock troppo intensi che mal sopporta.
Curare la pelle dall’esterno
Dato per scontato che terremo conto dei precedenti consigli, non dobbiamo dimenticare di prenderci cura della nostra pelle intervenendo anche dall’esterno, utilizzando i prodotti più adatti per le diverse zone del corpo: la pelle del viso, delle labbra e delle mani è più sottile e delicata rispetto a quella dei piedi e delle altre parti del corpo.
Nella stagione fredda è chiaro che non si debbano applicare sul viso le stesse creme che normalmente utilizziamo in estate: la pelle è diversa e diverse le condizioni ambientali che deve affrontare.
Anche in inverno, però, sarebbe bene prevedere un certo fattore di protezione dai raggi solari che, seppur più deboli, anche in questo periodo raggiungono la cute e la sottopongono a stress evidenti, specie nelle persone che presentano maggior sensibilità.
Quali prodotti usare?
Per nutrire e proteggere la pelle sono particolarmente indicati oli, creme, burro a base per esempio di glicerina vegetale, acido ialuronico, burro di karitè, olio di argan, di mandorle, di sesamo o di jojoba.
Spesso vengono addizionati con sostanze antiossidanti che aiutano a prevenire l’invecchiamento cellulare e a contrastare l’effetto dei radicali liberi, sostanze fortemente reattive che intervengono direttamente sul DNA cellulare. Le vitamine A, C (che stimola anche la produzione di collagene) ed E sono particolarmente efficaci, così come i polifenoli che si trovano abbondantemente distribuiti in natura, per esempio nei frutti rossi e nel tè verde e si usano abbondantemente anche in ambito cosmetico.
E per le pelli più delicate?
Per la pelle particolarmente reattiva e soggetta ad arrossamenti evidenti possono risultare molto utili prodotti a base di camomilla e calendula per le loro proprietà decongestionanti e anti-irritative.
Gli stessi elementi funzionali dei prodotti per il viso li troviamo anche nelle creme mani che però andranno applicate più spesso.
Impariamo ad ascoltare la nostra pelle: secchezza e ruvidità sono i segnali inequivocabili che ci lancia per avvertirci del suo stato di disagio.
Quali detergenti usare?
Altro capitolo molto importante – e non solo per la stagione invernale – è quello dei detergenti.
Cerchiamo di evitare quelli troppo aggressivi, in particolare quelli contenenti il sodio lauril-solfato, che tende a intervenire pesantemente sul film idrolipidico. Meglio utilizzare detergenti delicati, a ph fisiologico, con una buona base idratante, magari sotto forma di olio, che rispettano maggiormente la cute agendo in sinergia con gli altri prodotti che utilizzeremo.
E per la salute delle labbra?
Per le labbra vale la regola utilizzata per le mani: raccogliere i segnali di sofferenza intervenendo più volte al giorno con burro cacao o creme labbra a base di tutte le sostanze funzionali che già abbiamo visto e che troviamo spesso associate ad altre particolarmente emollienti come il miele (in particolare di acacia).
In inverno attenzione anche ai piedi!
Per finire, un’ultima raccomandazione: prendiamoci cura dei piedi. In inverno, ma non solo, è proprio il caso di dirlo, sopportano un grande peso!
Utilizzare calze e calzature adeguate è la prima raccomandazione: il freddo aggredisce per primi proprio i piedi; verso l’estremità più bassa del nostro corpo la circolazione tende a diventare rapidamente limitata e il contatto col suolo freddo può peggiorare lo stato di sofferenza.
Sono molto frequenti le screpolature, specie dei talloni, e non sempre semplici da trattare, quindi è molto meglio prevenire con applicazione di prodotti specifici ad azione emolliente e idratante come urea, allantoina, burro di karitè e altri burri.
I vantaggi del peeling
Può essere utile anche un regolare peeling della cute attraverso l’applicazione di prodotti dedicati per eliminare lo strato di cellule morte ed accelerare il ricambio, che garantirà anche il miglior assorbimento dei prodotti utilizzati per idratare e trattare la secchezza.
Alle persone diabetiche si consiglia particolare cura per evitare che lesioni localizzate ai piedi si trasformino in canali di accesso di infezioni che possono rivelarsi particolarmente pericolose.
Dottor Gamberini Stefano
Farmacista presso AFM Farmacie Comunali Ferrara,
ora in pensione.