Se il piede è d’atleta

Il piede d’atleta, o Tinea pedis, è un’infezione fungina molto comune durante i mesi estivi, e non solo. I funghi che provocano l’infezione sono attratti dalla cheratina, la proteina principale della pelle, delle unghie e dei peli, necessaria per la loro sopravvivenza.

 

Dove e come si manifesta?

​​L’infezione colpisce principalmente gli spazi tra le dita dei piedi, specialmente tra il terzo e il quarto e tra il quarto e il quinto, dove gli spazi sono più stretti e c’è meno aria. Può colpire anche la pianta del piede.

I sintomi sono di varia natura e a volte possono essere confusi con altre malattie della pelle come eczemi o psoriasi. Il medico o il dermatologo possono solitamente diagnosticare l’infezione con un esame visivo, ma in casi incerti si potrebbe dover ricorrere a esami più specifici come quelli micologici o microscopici.

La forma acuta ulcerativa, più comune tra le dita dei piedi, si presenta normalmente con pelle macerata, secrezione, prurito e un cattivo odore causato dall’infezione batterica. La forma acuta può estendersi alla parte laterale e sotto il piede con macerazione e desquamazione cutanea.

Esiste anche una forma ipercheratosica con arrossamento e ispessimento della pelle con desquamazione, e una forma disidrosica con piccole vescicole piene di liquido sulla pianta del piede che causano bruciore e prurito intensi.

 

Contagio!

Il piede d’atleta è un’infezione più comune negli adulti e si diffonde più facilmente tra gli uomini che tra le donne. È altamente contagiosa e si può trasmettere toccando oggetti o superfici infette, come i pavimenti in luoghi come piscine e palestre, dove l’umidità e il calore favoriscono la crescita dei funghi che causano l’infezione.

È importante evitare di condividere asciugamani, calze e scarpe per prevenire la diffusione dell’infezione. Purtroppo è frequente anche l’autocontagio quando l’infezione si diffonde dal piede ad altre parti del corpo come il tronco, l’inguine, la barba e le unghie.

 

 

Come prevenire la Tinea Pedis?

I fattori di rischio per il piede d’atleta sono chiari e richiedono alcune attenzioni per evitare l’infezione o di reinfettarsi, una situazione piuttosto comune.

Indossare scarpe di gomma o scarpe da lavoro per lungo tempo, che non permettono ai piedi di traspirare, così come utilizzare calze sintetiche che non respirano bene o non cambiarle regolarmente, possono creare un ambiente favorevole alla crescita dei funghi.

È importante permettere ai piedi di respirare liberamente e indossare calzature aperte quando possibile. Lavare frequentemente i piedi, usando soluzioni leggermente disinfettanti, e asciugare bene, soprattutto tra le dita, aiuta a prevenire l’infezione.

Altri fattori di rischio includono problemi di circolazione negli arti inferiori, comuni nei fumatori e nei diabetici, terapie che indeboliscono il sistema immunitario o malattie come l’AIDS, età avanzata, scarsa igiene personale e eccessiva sudorazione.

Per mantenere un ambiente sano, è consigliabile pulire regolarmente i luoghi comuni, come il piatto doccia, usando soluzioni come l’ipoclorito di sodio. È importante anche cambiare spesso tappetini e asciugamani, e usare calze e scarpe personali, evitando di camminare scalzi in spazi condivisi.

 

 

Terapie consigliate

La tinea pedis, o piede d’atleta, generalmente non rappresenta un problema serio per la salute e risponde bene ai trattamenti, senza lasciare effetti a lungo termine. Tuttavia, può diventare veicolo di altre infezioni più gravi se non curata adeguatamente. Inoltre, può essere piuttosto fastidiosa, creando disagio, e richiedere settimane o mesi per una totale guarigione, durante i quali può facilmente essere trasmessa ad altre persone se non si prendono le dovute precauzioni.

Il trattamento tipico prevede l’uso di antimicotici locali, come creme, unguenti, spray, lozioni e polveri. La maggior parte di questi farmaci appartiene alla classe degli imidazoli, come miconazolo e clotrimazolo, che sono generalmente efficaci e sicuri, tranne che per il rischio di allergie in alcuni casi.

In situazioni con forte infiammazione, si possono usare formulazioni che combinano antimicotici con steroidi, come il betametasone, ma solo sotto stretta supervisione medica. La durata del trattamento varia, ma di solito richiede applicazioni due volte al giorno per diverse settimane, continuando anche dopo la scomparsa dell’infezione come raccomandato dal medico o farmacista.

Per prevenire le recidive, è importante mantenere buone pratiche igieniche personali e ambientali, e potrebbe essere utile l’uso regolare di spray o polveri disinfettanti nelle scarpe. Solo in casi particolari e su consiglio del medico, si possono considerare trattamenti orali con farmaci come l’itraconazolo o la terbinafina, da soli o in combinazione con il trattamento locale.

 

 

Dottor Gamberini Stefano
Farmacista presso AFM Farmacie Comunali Ferrara,
ora in pensione.